Casa della Memoria è stata inaugurata nel 2015, in occasione del 70° Anniversario della Liberazione, ed è uno spazio aperto alla cittadinanza che propone un confronto e una riflessione sulla storia della nostra Repubblica e sui valori di democrazia e libertà. 

Sulle facciate esterne, realizzate in mattoni policromi, sono raffigurate nella fascia superiore otto immagini storiche e nella fascia inferiore undici ritratti.

Al suo interno sono ospitate cinque associazioni – Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (AIVITER), Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 e l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri – che conservano, promuovono lo studio della storia e divulgano la memoria. Lo spazio polifunzionale, al piano terra, viene utilizzato per gli eventi culturali e le manifestazioni pubbliche gratuiti.

Nel salone interno è possibile vedere la mostra permanente “Don’t Kill” (otto scritte luminose al neon) dell’artista Fabrizio Dusi.

Storia di chi scelse: Gianfranco Maris

Il 9 dicembre 2021, il salone del piano terreno di Casa della Memoria è stato dedicato a Gianfranco Maris. Nato a Milano il 24 gennaio 1921, aderisce al Partito Comunista quando è ancora uno studente del Liceo Carducci. 

Dopo l’armistizio, l’8 settembre 1943, diventa capo di una delle prime brigate partigiane costituitesi in Val Brembana. A seguito di una delazione viene arrestato a Lecco nel gennaio 1943, incarcerato e deportato dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano direzione Fossoli. Gianfranco Maris transita per Bolzano e viene deportato a Mauthausen, poi è trasferito a Gusen, dove lavora nella cava di granito. Il 5 maggio 1945 è liberato dai soldati americani.

Nel dopoguerra è impegnato come avvocato di parte civile contro i criminali nazisti. È stato Presidente di ANED dal 1978 fino alla morte, avvenuta nell’agosto 2015, e fondatore della Fondazione Memoria della Deportazione, oltre che vicepresidente nazionale dell’ANPI e direttore dell’Istituto Parri. 

Qui ricordiamo una delle molte storie di chi ha scelto, a cui siamo affezionati, ma ce ne sono tante altre da scoprire.


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