Nel 1869, su iniziativa dell’arcivescovado, viene fondato il Collegio San Carlo, un istituto aperto ai soli maschi. Nonostante i tentativi del regime fascista, l’intervento del cardinale Achille Ratti, divenuto papa Pio XI, e del cardinale Ildefonso Schuster permette al San Carlo di mantenere la propria autonomia educativa.
Dopo l’armistizio il collegio diventa la sede dell’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati), gruppo clandestino fondato da don Andrea Ghetti a cui aderiscono sacerdoti e laici cattolici. Il gruppo, con il supporto dello scoutismo delle Aquile Randagie, si occupa della protezione, produzione di documenti falsi e dell’espatrio di ricercati politici, ebrei e renitenti alla leva nella Repubblica Sociale Italiana. Inoltre, promuove la diffusione del foglio clandestino “Il Ribelle” di Teresio Olivelli, Rolando Petrini, Claudio Sartori e Carlo Bianchi.
Storia di chi scelse: Carlo Bianchi
Carlo Bianchi è stato uno studente del Collegio San Carlo fino al conseguimento della maturità classica. Nel 1935, si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano e lavora nell’azienda cartotecnica di famiglia. Dopo l’armistizio aderisce al CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) e al gruppo OSCAR. Nel dicembre dello stesso anno, come presidente della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e dei Laureati Cattolici fonda la “Carità dell’Arcivescovo”, centro per l’assistenza gratuita medica e legale per i meno abbienti, attiva ancora oggi. Le sue idee lo portano a collaborare con Teresio Olivelli e Claudio Sartori al giornale clandestino Il Ribelle.
Tradito da un suo collaboratore, il 27 aprile 1944, viene arrestato in piazza San Babila e imprigionato a San Vittore. Il 9 giugno 1944, Carlo è deportato a Fossoli con un trasporto partito dal Binario 21 della Stazio Centrale. Il 12 giugno 1944 è fucilato, insieme ad altri 66 internati politici, nel vicino poligono di tiro del Cibeno.
Qui ricordiamo una delle molte storie di chi ha scelto, a cui siamo affezionati, ma ce ne sono tante altre da scoprire.
Credits Photo: Gaia Coals
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