Nella storia della Resistenza, il quartiere Niguarda ha un ruolo centrale e attivo. Il suo simbolo è il murales Niguarda Antifascista, realizzato nel 2014 dal collettivo Volks Writerz su commissione di ANPI “Martiri Niguardesi”. 

L’opera, lunga 100 metri, è situata all’ingresso del quartiere vecchio e racconta la storia della Liberazione di Niguarda. Alla sinistra sono raffigurate le due staffette, Gina Galeotti Bianchi e Stellina Vecchio, mentre sulla destra un gruppo di partigiani presidia il quartiere dietro ad una barricata. Sullo sfondo, la sagoma della Falck rappresenta la resistenza operaia che ha animato la zona industriale milanese. Niguarda Antifascista è il simbolo di una memoria da preservare ancora oggi e di un impegno antifascista da coltivare quotidianamente.

Storia di chi scelse: Gina Galeotti Bianchi

Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia Lia, nasce a Suzzara il 4 aprile 1913. Inizia la sua attività antifascista in giovanissima età militando nel Partito Comunista Clandestino, dove si innamora di Bruno Bianchi. Nonostante venga arrestato e condannato a 18 anni di carcere dal Tribunale Speciale, i due si sposano nel 1938.

Nel 1943, Gina è arrestata e deferita al Tribunale Speciale per avere organizzato gli scioperi del marzo contro la guerra. Poi, dopo la caduta del fascismo, Lia viene liberata e aderisce immediatamente alle formazioni combattenti della Resistenza. Lia entra a fare parte del Comitato Provinciale di Milano dei “Gruppi di difesa della donna”, che si riuniscono in via Hermada 8 nel quartiere Niguarda, dove oggi ha sede il Teatro della Cooperativa. 

Il 24 aprile 1945, alla vigilia della liberazione della città, Lia e la sua compagna Stella Vecchio stanno recapitando gli ordini di insurrezione del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia agli operai delle fabbriche Nord Milano. Consapevoli dell’importanza del messaggio che devono recapitare, le due staffette non si fermano al rumore degli spari provenienti dall’ingresso al quartiere Niguarda dove si trova una barricata di partigiani.

In via Graziano Imperatore, le due sono colpite da una raffica di mitra sparata da un camion carico di soldati tedeschi in fuga. Stella rimane illesa, mentre Lia, colpita al ventre, muore insieme al bambino che porta in grembo

Qui ricordiamo una delle molte storie di chi ha scelto, a cui siamo affezionati, ma ce ne sono tante altre da scoprire.

Credits Photo: Matteo Magagnato


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